Nome d'arte di Z. Lefkovitz, regista e sceneggiatore statunitense. Già attore in ruoli secondari, è tra gli sceneggiatori del celeberrimo Nove settimane e mezzo (1986) di A. Lyne. Il torrido erotismo del film, oltre che una formidabile intuizione merceologica, diventa per lui un'autentica ossessione: tutti i suoi film da regista e da produttore sono infatti una rielaborazione, con minime varianti, di quella formula. Che si svolgano in scenari esotici (Orchidea selvaggia, 1990) o in epoche suggestive (Il delta di Venere, 1995), restano comunque illustrazioni patinate ai limiti del soft-core, in cui anche le presunte provocazioni (l'amore a tre, l'attrazione omosessuale femminile) si stemperano in un voyeurismo pruriginoso.